L’ultimo capitolo della storia del superlatitante, Matteo Messina Denaro, l’hanno scritta i magistrati della Dda di Palermo che ieri hanno arrestato 12 tra capimafia e favoreggiatori dei clan trapanesi di Salemi e Vita. L’indagine nasce dalla vendita all’asta di un grosso appezzamento di terreno ereditato dal nipote dei fratelli Salvo, Antonio, sorvegliato speciale dopo un’assoluzione dal reato di associazione mafiosa.

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