ROMA (ITALPRESS) – “Le misure previste dal Dpcm costringono ancora una volta ad avere comportamenti rigidi e stiamo imponendo ad alcune categorie dei sacrifici. Sono provvedimenti che servono per non ripiombare nella fase di lockdown. E’ importante che i cittadini seguano le indicazioni anche scaricando l’app Immuni, che a differenza di quello che dice qualcuno che vuole cavalcare la polemica è assolutamente anonima”. Lo ha detto il vice ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Giancarlo Cancelleri, in un’intervista a Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano” dell’Agenzia Italpress.
“Abbiamo un numero di contagi inferiore ad altri Paesi – aggiunge – ma dobbiamo stare attenti”. “Una parte politica del nostro Paese strumentalizza le scelte del governo e anche l’app Immuni è diventata il sinonimo del fatto che il governo volesse entrare a piene mani nella carta d’identità degli italiani. Perchè, mi chiedo, si sta facendo la guerra ad una cosa che serve alla tutela della nostra salute? In questo Paese serve collaborazione, questo è il momento della responsabilità. Chi fa polemica strumentalmente sta guardando il suo orticello e non sta facendo il bene della popolazione”.
A proposito del M5s dice: “dopo 10 anni ha bisogno di ripensarsi. Siamo partiti dalla piazza di Bologna fino ad arrivare al governo del Paese. Un’escalation che ci ha fatto bruciare delle tappe: noi non siamo in nessuno dei governi regionali, ed è una delle grandi riflessioni che dobbiamo porre. Dopodichè spero non ci siano divisioni, ma è chiaro che c’è bisogno di una struttura per dare risposta al Paese”. A Roma “per me non c’è altra candidata che Virginia Raggi. Credo nella continuità, lei in cinque anni ha risanato un comune e basta andare in giro per la città per vedere che finalmente c’è decoro”. Cancelleri si dice contrario al Mes: “Ci sono molti più rischi, e se gli altri Paesi non lo stanno prendendo è evidente che hanno sentito puzza di bruciato”.
Riguardo alla questione trasporti sottolinea: “Sugli autobus urbani e sui treni abbiamo dovuto ridurre la capienza, questo sta generando da un lato una riduzione dei servizi alla quale stiamo cercando di porre rimedio, dall’altro sta riducendo la capacità economica delle aziende. Per sopperire alla mancanza di mezzi abbiamo coinvolto i bus turistici stanziando i primi 150 milioni di euro dandoli alle Regioni, e le Regioni ne hanno spesi solo 120. Stiamo spendendo centinaia di milioni di euro. Il rischio, se non si mettono le giuste risorse, è di perdere oltre mezzo milione di posti di lavoro nel Sud, e sarebbe un’ecatombe. Il miglior modo per aggredire una crisi è investire”.
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