Carmen Consoli torna nei teatri con ECO DI SIRENE: Un nuovo progetto in trio, ma antitetico rispetto al power trio dell’ “Abitudine di tornare”: Carmen Consoli sarà nei teatri con “Eco di sirene”, sul palco in punta di plettro con violino e violoncello – rispettivamente Emilia Belfiore e Claudia della Gatta-.
carmen consoli a palermo, Eco di sirene è l’evoluzione di uno dei progetti più amati ed originali di Carmen: L’anello mancante (2008), un tour teatrale con il quale ha registrato il tutto esaurito in Italia, in Europa e negli Stati Uniti, dominando la scena sola sul palco con le sue sei chitarre.
Come in quel
Carmen Consoli a Palermo, concerto, la musica sarà la tela sulla quale tracciare riflessioni e impressioni personali; qui però i tre strumenti acustici si rimandano suggestioni diverse sugli stessi temi musicali e argomenti, dando così corpo all’ambivalenza connaturata al titolo stesso, Eco di sirene. Una sirena è infatti al tempo stesso un suono d’allarme ed una creatura magica che canta per avvisare del pericolo. Una sirena ama e custodisce, assorda e allerta. Una sirena incanta e seduce. Ma può anche urlare e proteggere. È una mostruosa chimera ed una dolce fanciulla in cerca di un’anima. Eco di sirene è quindi uno spazio nel quale accogliere e dar voce e corpo alle domande sul presente, ai piccoli momenti di gioia quotidiana, alla pluralità di risposte individuali.
Carmen Consoli a Palermo Le date:
11 aprile Palermo, Teatro Biondo 12 aprile Agrigento, Teatro Pirandello 14 aprile Messina, Auditorium Palacultura Antonello
Biglietti per Palermo
Le date: 24 giugno Roma, Ippodromo delle Capannelle – Postepay Sound Rock in Roma 25 luglio Fiesole, Teatro Romano – Estate Fiesolana 3 agosto Gavorrano (Gr), Teatro delle Rocce 10 agosto Porto Recanati, Arena Gigli 19 agosto Diamante (Cs), Teatro dei Ruderi di Cirella 21 e 22 agosto Lecce, Anfiteatro Romano 25 agosto Taormina (Me), Teatro Antico 26 agosto Palermo, Teatro di Verdura 21 ottobre Assago (Mi), Mediolanum Forum
Daniele Silvestri in concerto a Palermo e Catania: “Non era vero / che era finito …” È stato emozionante chiudere l’ultimo concerto di questo “interminabile” tour con quella canzone, Alla fine. Mai suonata prima, la stessa che chiude il disco che ci ha portato in giro per un anno. E con quelle parole all’inizio vagamente profetiche, visto che ci siamo ritrovati a suonarla e cantarla per la prima volta in un concerto che non avrebbe dovuto esserci. Sconfinando nel 2017 quando ero certo che le due date romane dell’auditorium di fine dicembre sarebbero state le ultime. E invece di sicuro non c’è mai niente. Nel bene e nel male. Come adesso che questo nuovo anno è appena iniziato, e ci ha tenuto a chiarire subito che non sarà un anno più semplice del precedente. O come me, che a questo punto avrei dovuto salutarvi e rimandare nuovi incontri, nuovi appuntamenti, nuove canzoni a tempi lontani, e invece pare proprio che non sia ancora il momento per fermarsi. Cioè, per qualche mese sparirò un po’ dalla circolazione. Sono già cuffie in testa e chitarra in mano a buttare giù roba, ma per fare cosa…lo so fino a un certo punto. Quello che so è che torneremo in pista con dei nuovi concerti abbastanza presto, e forse riusciremo anche a sorprendervi. Per adesso vi anticipo solo l’inizio e la fine: 24 giugno l’apertura di Postepay Rock in Roma a Capannelle, 21 ottobre Forum di Assago a Milano. In mezzo, un bel giro, passando anche per luoghi magici in cui non ho mai avuto la fortuna di suonare (e finalmente di nuovo anche in Sardegna e Sicilia!). Ma avremo modo di riparlarne. Per ora, un po’ di “meritato” silenzio…alla fine.
Arriva in Sicilia lo show di Virginia Raffaele: porta nei teatri le sue maschere più popolari: Ornella Vanoni, Belen Rodriguez, il Ministro Boschi, la criminologa Bruzzone e tante altre ancora. Donne molto diverse tra loro, che tra arte, spettacolo, potere e politica sintetizzano alcune delle ossessioni ricorrenti della società contemporanea: la vanità, la scaltrezza, la voglia di affermazione e, forse, la scarsa coscienza di sé. Il tutto raccontato attraverso la lente deformante e irriverente dell’ironia e della satira, tipici elementi che compongono lo stile di Virginia Raffaele. I personaggi monologano e dialogano tra loro, anche grazie alle proiezioni video, in un gioco di specchi e di rimandi. Qua e là, tra le maschere, in scena appare anche Virginia stessa, che interagisce con le sue creature, come una sorta di narratore involontario che poeticamente svela il suo “essere – o non essere”.
La musica in scena fa da punteggiatura allo spettacolo, accompagnando i personaggi nelle loro performance, sottolineandone i movimenti, enfatizzandone le manie; conferendo alla spettacolo un ritmo forsennato nel cui vortice i personaggi, Arriva in Sicilia lo show di Virginia Raffaele e le varie chiavi di lettura si confondono creando una nuova realtà, a volte folle a volte melanconica: quella dello spettacolo stesso.
Arriva in Sicilia lo show di Virginia Raffaele ecco Le date: 3 novembre Cosenza, Teatro Rendano 4 novembre Catanzaro, Teatro Politeama di Catanzaro 7 novembre Palermo, Teatro Biondo 8 novembre Catania, Teatro Metropolitan Dal 28 novembre al 3 dicembre Roma, Teatro Brancaccio
Vinicio Capossela in tour :un nuovo suggestivo spettacolo ambientato tra ombre, nebbie e riflessi, ma con una struttura libera nel repertorio e nella narrazione. Non sarà il concerto di un disco solo, ma abbraccerà l’intera opera di Vinicio Capossela seguendo il filo conduttore dello spettro che si ripresenta nell’inverno: dai brani umbratili e misteriosi dell’album “Canzoni della Cupa”, alle ballate e alle rese dei conti sparse in tutta la sua produzione.
Vinicio Capossela in tour ecco Le date: 16 novembre Messina, Teatro Vittorio Emanuele 17 novembre Catanzaro, Teatro Politeama 25 novembre Venezia, Teatro Goldoni 29 novembre Ravenna, Teatro Alighieri 9 dicembre Roma, Auditorium dellConciliazione 4 dicembre Milano, Teatro Nazionale
«”Ombre nell’Inverno” sarà il congedo in teatro della stagione della Cupa e dell’Ombra, nella strettoia del finale di anno, il collo di clessidra di tutti i conti in sospeso. La stagione dell’avvento e delle epifanie. Il nostro ultimo giro di danza, prima del dissolvimento nel nuovo tempo – scrive Vinicio Capossela – Agosto, capo d’inverno. Col declinare del sole le giornate si accorciano e le ombre si fanno più lunghe. Si proiettano nell’Inverno incombente. Ombre del focolare, ombre di spettri e di fantasmi personali. Ombre da trovare nelle tasche dei giacconi e nelle scarpe sfondate dal cammino. Le ombre si allungano d’inverno, si fanno filiformi e nebbiose, lattee, femminili. Si allungano alla luce del fuoco di un bidone o di una candela, sempre ci parlano di noi, della nostra parte nascosta e più intima». Lo spettacolo è realizzato con le Ombre di Anusc Castiglioni. Aggiunge Vinicio Capossela «Sarà come sedersi intorno ad un fuoco, o stare in piedi accanto ad un bidone in fiamme. Anche la timbrica musicale sarà adattata alla stagione ovattata e la formazione impegnata in questi concerti rifletterà la scelta».
Il 2017 è stato un anno ricco di successi in materia live e di riconoscimenti per Vinicio Capossela. A giugno The Sunday Times ha inserito l’album “Ovunque Proteggi” tra i 30 migliori dischi di World Music, scrivendo “Canta come Tom Waits, scrive come Ovidio.” L’artista si è aggiudicato il Premio Lunezia Canzone d’Autore 2017 per l’album “Canzoni della Cupa”, la sua opera è stata definita dalla Commissione «Album epocale» e ha vinto anche il prestigioso Premio Tenco 2017, il riconoscimento assegnato dal 1974 alla carriera degli artisti che hanno apportato un contributo significativo alla canzone d’autore mondiale e che colloca così il nome di Capossela accanto a quello di altri grandi cantautori già vincitori (tra gli altri Leo Ferrè, George Brassens, Leonard Cohen, Atahualpa Yupanqui, Tom Waits, Caetano Veloso, Joni Mitchell, Patti Smith, Paolo Conte, Renato Carosone, Franco Battiato). Il tour invernale “Ombra. Canzoni della cupa e altri spaventi” e gli appuntamenti estivi denominati “Atti unici e qualche rivincita” hanno riscosso successo di pubblico e apprezzamenti dalla critica che ha riconosciuto la grande abilità di Capossela di realizzare la cosiddetta “sospensione dell’incredulità”. Infine, dal 23 al 27 agosto si è svolto lo Sponz Fest in Alta Irpinia, il festival di cui Capossela è direttore artistico, giunto quest’anno alla sua quinta edizione, con il titolo “All’Incontre’R – Rivoluzioni e mondi al rovescio”. Le cinque giornate hanno toccato cifre record e raddoppiato le presenze rispetto alle passate edizioni: sono arrivate più di 35 mila persone, un flusso continuo di persone di ogni età e provenienza geografica.
Vinicio Capossela in tour